3.4.1 Sa che i programmi per computer sono fatti di istruzioni, scritte secondo le rigide regole di un linguaggio di programmazione. 3.4.2 Sa che i linguaggi di programmazione forniscono strutture che consentono alle istruzioni di programma di essere eseguite in sequenza, ripetutamente o solo in determinate condizioni, e consentono di raggrupparle per definire nuove istruzioni. 3.4.3 Sa che i programmi vengono eseguiti da dispositivi/sistemi informatici che sono in grado di interpretare ed eseguire automaticamente istruzioni. 3.4.4 Sa che i programmi producono dati di output in base ai dati di input e che input diversi di solito producono output diversi (ad esempio, una calcolatrice fornirà l'output 8 all'input 3+5 e l'output 15 all'input 7+8). 3.4.5 Sa che per produrre il suo output, un programma memorizza e manipola i dati nel sistema informatico che lo esegue e che a volte si comporta in modo imprevisto (ad es. comportamento errato, malfunzionamento, perdita di dati) 3.4.6 Sa che il progetto di un programma si basa su un algoritmo, cioè un metodo graduale per produrre un output da un input. 3.4.7 Sa che gli algoritmi, e di conseguenza i programmi, sono progettati per aiutare a risolvere i problemi della vita reale; i dati di input modellano le informazioni note sul problema, mentre i dati di output forniscono informazioni rilevanti per la risoluzione del problema. Esistono diversi algoritmi, e di conseguenza programmi, che risolvono lo stesso problema. 3.4.8 Sa che qualsiasi programma richiede tempo e spazio (risorse hardware) per calcolare il suo output a seconda della dimensione dell'input e/o della complessità del problema 3.4.9 Sa che ci sono problemi che non possono essere risolti in modo esatto da nessun algoritmo noto in tempi ragionevoli, e pertanto, sono spesso risolti con soluzioni approssimative (ad es. sequenziamento del DNA, raggruppamento di dati, previsioni meteorologiche)

3.4.10 Sa come combinare una serie di blocchi di programma (ad esempio, come nello strumento di programmazione visiva Scratch), per risolvere un problema. 3.4.11 Sa individuare problemi in una sequenza di istruzioni e apportarvi modifiche per risolverli (ad esempio, sa trovare un errore nel programma e correggerlo; sa rilevare la ragione sottostante al perché il tempo di esecuzione o l'output di un programma non è quello previsto). 3.4.12 E' in grado di identificare i dati di input e output in alcuni programmi semplici. 3.4.13 Dato un programma, è in grado di riconoscerne l'ordine di l'esecuzione delle istruzioni e le modalità di elaborazione delle informazioni.

3.4.14 E' disposto ad accettare che gli algoritmi, e quindi i programmi, potrebbero non risolvere il problema che intendono affrontare in maniera perfetta. 3.4.15 Considera l'etica (incluso ma non limitato all'agire umano e alla supervisione, alla trasparenza, alla non discriminazione, all'accessibilità, ai pregiudizi e all'equità) come uno dei pilastri fondamentali nello sviluppo o l'implementazione di sistemi di intelligenza artificiale.