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Full immersion: lo sport nello sviluppo cognitivo dei bambini.


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Rilasciato da C.I.O.F.S. - F.P. ETS

Formazione salesiana - formazione per tutti Eroga servizi di orientamento, formazione iniziale, superiore, continua, permanente, in alternanza, e servizi al lavoro nei circa 60 CFP dislocati in 13 Regioni d'Italia.

Descrizione:


Ottiene questo badge chi partecipa all’evento "Full immersion: lo sport nello sviluppo cognitivo dei bambini". Chi ottiene questo badge dimostra interesse nei confronti delle strategie ed opportunità di sviluppo sano ed equilibrato della struttura muscolo scheletrica dei bambini attraverso la pratica sportiva. Inoltre valorizza l'importanza sociale delle attività sportive come aggregatori nonché luoghi di educazione e sviluppo della socialità dei bambini. 

Criteri di rilascio:


Partecipazione ad almeno 100% della durata dell’evento

Altre informazioni:


SPORT, UNA PAROLA MILLE SIGNIFICATI  

Praticare uno sport, in età evolutiva, può svolgere numerose funzioni positive. I bambini ed i ragazzi, infatti, possono soddisfare numerosi bisogni fisici e psicologici, tra i quali quello di instaurare relazioni di amicizia e di divertirsi con i coetanei, nonché quello di mettere alla prova le proprie capacità e competenze motorie. Sul piano fisico, lo sport aiuta i bambini, fin dalle prime fasi dello sviluppo, ad avere una maggiore consapevolezza delle proprie sensazioni e dei limiti corporei, ad accettare con maggiore facilità i cambiamenti fisici che sopraggiungeranno con lo sviluppo adolescenziale, contribuendo a costruire un’immagine corporea più positiva, senza sviluppare sentimenti di inadeguatezza. L’attività motoria e sportiva gioca un ruolo fondamentale per la salute della persona e ciò è particolarmente evidente nel periodo tra l’infanzia e l’adolescenza, nel quale acquisisce un’importanza centrale per il benessere fisico, psicologico e sociale, favorendo anche l’apprendimento delle “abilità di vita” (“life-skills”)                        

SPORT E SVILUPPO COGNITIVO   Sul piano cognitivo, lo sport favorisce lo sviluppo dell’intuito, del senso critico e promuove e consolida alcune competenze come la memoria, l’attenzione, la capacità di valutare e pianificare le azioni nel tempo, aumentando il senso di sicurezza nella propria abilità di progettazione e adattamento alla realtà.  L’attività sportiva svolge una funzione importante anche sul piano affettivo e relazionale. Il Professore di ed, fisica, per esempio, assume un ruolo centrale non solo nella preparazione fisica del giovane, ma anche a livello psicosociale. Esso, infatti, può rappresentare sia una guida che consiglia e valorizza il bambino e ne sostiene la motivazione, sia offrirsi come altro punto di riferimento in quanto adulto significativo che si affianca, seppur in modo diverso, ai modelli familiari. D’altra parte, la presenza dei coetanei durante le lezioni e nei giochi di squadra rappresenta un importante momento di socializzazione per bambini e ragazzi, in cui hanno l’opportunità di confrontarsi sia con se stessi sia con gli altri, acquisendo valori etici come la solidarietà, la cooperazione, la lealtà verso l’avversario ed il rispetto per l’altro. Nell’ultimo periodo c’è stato un calo del livello di socializzazione dei ragazzi a causa delle varie restrizioni e lockdown, lo sport potrebbe aiutare questo gap creatosi.      

SPORT E BAMBINI IN ITALIA  I dati dell’Istat rivelano che l’Italia è uno dei paesi più sedentari d’Europa e il dato non riguarda solo gli adulti, ma si riferisce anche ai bambini. Nel 2017, i bambini nella fascia d’età tra i 6 e i 10 anni che non praticavano sport e attività fisica erano il 18,8%, se prendiamo in considerazione la fascia d’età che va dai 3 ai 5 anni, i dati sono ancora più preoccupanti: il 48,8% non pratica né sport né attività fisica. La conseguenza di questo stile di vita sedentario è che, in Italia, un bambino su 3 è in sovrappeso. Rispetto a comportamenti che favoriscono la sedentarietà ben il 44% dei bambini ha la Tv nella propria camera da letto, il 41% trascorre più di 2 ore al giorno davanti a Tv/videogiochi/tablet/ cellulari, solo 1 su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta. E quando si cresce non va meglio: dopo i 14 anni il 20% dei maschi e il 40% delle ragazze interrompe la pratica dello sport. Dai i dati riportati sopra si capisce l’importanza di creare eventi scolastici divulgativi per far capire l’importanza del movimento e dello sport fin dalla tenera età.  

Prof. Andrea Dimauro

Prof. Gabriele Iacca Taranto Lab    

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